La Giunta regionale Lombardia (con la d.g.r. 2987 dell’8 febbraio 2012) ha approvato il documento “Criteri, modalità e metodologie per lo svolgimento delle procedure di verifica di assoggettabilità a VIA dei progetti di derivazioni di acque superficiali. Versione 1.0” (nel seguito definito “metodo”).
In sintesi, per stabilire se un nuovo progetto di derivazione di acque superficiali è assoggettabile a VIA, il proponente è tenuto a raccogliere, sistematizzare e fornire una serie di informazioni preliminari (per lo più derivanti da database già esistenti) che considerano diversi aspetti dell’area oggetto di intervento: stato ecologico ed obiettivi di qualità del corpo idrico derivato, sua valenza fruitiva, presenza di aree protette, elevato grado di pressioni già esistenti ecc..
Dall’incrocio delle informazioni, formalizzate attraverso opportuni indicatori, si giunge a definire l’assoggetabilità o meno del progetto alla VIA.
Il metodo in questa prima versione si applica sperimentalmente alle sole derivazioni di acque superficiali ai fini idroelettrici ricadenti anche solo parzialmente nel territorio delle comunità montane.
La delibera è efficace dall’8 febbraio 2012: da questa data il metodo va formalmente applicato a tutte le istanze di verifica di assoggettabilità per le tipologie progettuali e nelle aree sopra specificate. La pubblicazione è prevista sul BURL n°6 del 10 febbraio 2012.
Il provvedimento è pubblicato integralmente nella versione PDF e nella versione d’uso sul sito web www.cartografia.regione.lombardia.it/silvia/ nell’area “Documentazione”, sezione “Metodi di valutazione delle verifiche”, “Metodi di valutazione delle verifiche – DERIVAZIONI SUPERFICIALI”.