Nel report ARPAT sulle qualità delle acque 2016-2018, oltre al fatto che in Toscana solo il 40% dei corsi d’acqua raggiunge lo stato Buono, sono di particolare interesse due questioni che riguardano i corsi d’acqua:
1) La segnalazione di situazioni di forte alterazione dell’ambiente di pertinenza fluviale, anche a seguito di attività altamente invasive operate da parte di alcuni Consorzi di Bonifica, che, pur dettate dalle necessità di prevenzione del rischio idrogeologico, determinano un degrado ambientale che contribuisce al progressivo allontanamento dall’obiettivo previsto dalla Direttiva Europea 2000/60 EU di raggiungere lo stato ecologico buono su tutti i corpi idrici naturali entro il 2021 (o 2027, tenendo conto delle deroghe applicate nel vigente Piano di Gestione).
2) L’appicazione dell’Indice qualità morfologica – IQM riporta risultati di qualità da sufficiente a pessima, indicativi di profonde alterazioni morfologiche e di habitat subite dai corsi d’acqua, che si riflettono negativamente sulla qualità ecologica degli stessi e allontana dall’obiettivo di qualità previsto dalle normative europee.
Link diretto alla pagina ARPAT:
http://www.arpat.toscana.it/notizie/arpatnews/2019/069-19/laqualita-delle-acque-di-fiumi-e-laghi-in-toscana