Mag 16, 2024 | Comunicati stampa CIRF

L’85% degli italiani chiede al Governo di votare a favore della legge sul ripristino della natura

Gli Stati membri dell’UE che non sostengono il regolamento europeo sul ripristino della natura sono in netto contrasto con l’opinione pubblica. Questo è il risultato di un sondaggio condotto in Italia, Paesi Bassi, Finlandia, Ungheria, Polonia e Svezia, che mostra che tre cittadini su quattro sono favorevoli alla sua approvazione, mentre cresce la pressione sugli Stati membri affinché adottino questa legge tanto attesa.

La Nature Restoration Law – strumento fondamentale per preservare la biodiversità e contrastare il cambiamento climatico – si trova infatti in una situazione di stallo da marzo, quando ha perso la maggioranza necessaria da parte degli Stati membri, in seguito all’inversione di rotta, last minute, dell’Ungheria. Eppure un nuovo sondaggio, condotto da Savanta su 6190 intervistati nei sei Stati membri contrari, rivela che la maggioranza dei cittadini dei Paesi che non sostengono la legge ritiene che il declino della natura e della biodiversità avrà effetti negativi a lungo termine sulle persone, sull’agricoltura e sull’economia e che deve essere affrontato con urgenza ripristinando gli ecosistemi.

Secondo il sondaggio la legge riceve il maggior sostegno in Italia, con l’85% dei cittadini a favore, seguita dall’Ungheria con l’83% e dalla Polonia con il 72%. Solo il 6% degli intervistati non è d’accordo con l’adozione della legge.

“I risultati di questo sondaggio confermano e rafforzano la posizione di 6.000 scienziati, 100 imprese, 200 ONG, numerosi attivisti per il clima e di più di un milione di cittadini che hanno chiesto di approvare una legge ambiziosa sul ripristino della natura. L’Italia non può permettersi di perdere l’ennesima occasione di mettersi al passo con i Paesi più lungimiranti nell’adattamento al cambiamento climatico”, commenta Andrea Goltara, direttore del CIRF.

La coalizione #RestoreNature, composta da BirdLife Europe, ClientEarth, EEB e WWF UE, afferma: “Questi risultati dimostrano che alcuni Stati membri ignorano la preoccupazione dei propri cittadini per la natura. Nonostante il 75% della popolazione olandese, finlandese, ungherese, italiana, polacca e svedese sia favorevole alla legge sul ripristino della natura, i relativi governi continuano a negarne i benefici tra cui la protezione da eventi meteorologici estremi, il miglioramento della salute e del benessere e i guadagni finanziari a lungo termine. Questi numeri confermano quanto sia cruciale che l’UE adotti la Nature Restoration Law e dovrebbero essere un campanello d’allarme per i governi che non la sostengono. Nessuno vince quando la nostra natura si deteriora, mentre tutti possono vincere quando lasciamo che la natura si riprenda”.

I risultati del sondaggio arrivano dopo l’invio di un’importante lettera, resa nota in questi giorni, nella quale 11 Ministri UE dell’Ambiente esortano i loro omologhi ad oggi contrari o astenuti, tra cui il nostro Ministro Pichetto Fratin, ad adottare la legge durante la prossima riunione del Consiglio Ambiente fissata per il 17 giugno. L’iniziativa, guidata dall’Irlanda, è sottoscritta anche da Germania, Francia e Spagna, con Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Cipro, Lussemburgo, Lituania e Slovenia.

Le 31 associazioni italiane, che lo scorso 22 aprile in occasione della Giornata della Terra avevano rivolto lo stesso appello al Ministro Pichetto Fratin e alla Presidente Giorgia Meloni, condividono le parole del ministro dell’Ambiente Irlandese che ha dichiarato: “Dobbiamo agire con urgenza e decisione per concludere il processo di approvazione. Se non lo facessimo, avremmo carta bianca per distruggere la natura e mineremmo radicalmente la fiducia dell’opinione pubblica nella leadership politica dell’UE a livello nazionale e internazionale”.

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