Feb 5, 2021 | News

Articolo del prof. Renzo Rosso: perché per ridurre il rischio alluvionale non è solo una questione di soldi e opere

Torniamo a parlare ancora una volta di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) riportandovi un articolo pubblicato in questi giorni su Il Fatto Quotidiano e firmato da Renzo Rosso, Docente di Costruzioni idrauliche e marittime e Idrologia a Milano.

Per il prof. Renzo Rosso la classe dirigente è sostanzialmente disinteressata alla questione idrogeologica italiana, nascondendosi dietro una mancanza di risorse economiche, che -se prodigiosamente si rendessero disponibili- verrebbero in ogni caso indirizzate alla costruzione di grandi opere.
Però sappiamo che le opere da sole non basterebbero.

I soldi non sono inutili, anzi servono. Così come le infrastrutture idrauliche. Ma i soldi non vanno sprecati. E, da soli, non bastano. Il rischio alluvionale dipende da tre fattori: la pericolosità, più o meno naturale, l’esposizione dei beni e dei patrimoni al rischio, e la vulnerabilità del territorio. L’esperienza insegna che bisogna agire contemporaneamente su questi tre fattori, tutti altrettanto importanti.”

Serve perciò una visione che integri anche altri aspetti:

“Una nuova visione della questione idrogeologica richiede due azioni innovative: una effettiva riduzione del consumo di suolo e un serio programma di delocalizzazione.”

Condividiamo questa visione e ci auguriamo che nel PNRR venga tenuto conto di tutto questo, in modo da non trasferire alle generazioni che verranno anche un debito ambientale oltre che finanziario.

Vi invitiamo a leggere e condividere sia l’articolo del prof. Rosso, sia la nostra lettera aperta al Governo su PNRR e rischio alluvioni.

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