Nel Decreto interministeriale pubblicato il 29 giugno 2016, dopo molti mesi di attesa, si confermano gli incentivi a nuovi impianti idroelettrici nei corpi idrici naturali. Una scelta che il CIRF considera sbagliata e controproducente e che rischia di costare all’Italia una nuova Procedura di infrazione comunitaria. La produzione idroelettrica è infatti riconosciuta come una delle cause principali di degrado dello stato ecologico dei corpi idrici e su questo è da tempo aperta una procedura EU Pilot (EU_PILOT_6011_14_ENVI_2015) nei confronti dell’Italia. La CE ha chiarito più volte che il sostegno alle rinnovabili, a cui il nuovo idroelettrico in Italia ormai può dare un contributo molto limitato, non può essere in contrasto con gli obiettivi di tutela delle acque e della biodiversità, sanciti da importanti direttive UE, come la Direttiva Quadro sulle Acque, sui cui il nostro Paese è in forte ritardo.
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