Come già ricordato in un recente articolo le Regioni stanno concludendo l’iter di approvazione delle norme che regolamentano il rinnovo e l’assegnazione di concessioni per grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico.
A due mesi dalla pubblicazione della legge regionale con cui la Lombardia aveva disciplinato la gestione delle concessioni, il Governo ha impugnato l’atto contestando la violazione di alcuni articoli della Costituzione riguardanti le competenze sull’ordinamento civile e la tutela del paesaggio, che spetterebbero allo Stato.
CIRF auspica che ora, con un ritorno di responsabilità normativa al Governo, non si rimandino ulteriormente i necessari investimenti nelle mitigazioni degli impatti dell’idroelettrico sui corsi d’acqua e che non si perda quanto di buono è stato fatto, anche nella norma lombarda, per definire chiaramente quali siano gli interventi prioritari da attuare per migliorare lo stato dei corsi d’acqua da parte dei concessionari.