Dopo la resa dei conti di oggi, il voto in plenaria del 12 luglio determinerà il futuro della Legge sul ripristino della natura, la Nature Restoration Law, dopo che la Commissione ENVI ha dapprima respinto il tentativo dei gruppi conservatori e di destra di affossare la legge, ma poi è rimasta divisa a metà sul testo finale.
Oggi, la Commissione ENVI ha continuato ad essere divisa nel suo voto finale sul disegno di legge. Il pareggio 44-44 di oggi – identico al voto del 15 giugno – ha portato alla bocciatura del testo come emendato dalla commissione. Poiché molti emendamenti dannosi sono passati durante il voto caotico della commissione ENVI del 15 giugno [1], la bocciatura odierna offre l’opportunità di adottare un testo più coerente e ambizioso in plenaria il 12 luglio.
Dopo aver respinto l’attacco più minaccioso orchestrato dal capogruppo del PPE al Parlamento europeo, Manfred Weber, in seno alla commissione ENVI, compresa la sostituzione dei membri del gruppo che si rifiutavano di seguire la linea del partito, gli eurodeputati hanno l’opportunità di dimostrare che sostengono fermamente il pilastro della biodiversità del Green Deal dell’UE nella prossima plenaria. Il Parlamento europeo deve rimanere forte contro le posizioni false dei conservatori e agire con fermezza per proteggere i cittadini dagli impatti devastanti del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità.
Sergiy Moroz, responsabile delle politiche per l’acqua e la biodiversità dell’Ufficio europeo dell’ambiente, ha dichiarato: “Il continuo rifiuto dei deputati conservatori di fare il lavoro per cui sono stati eletti, ovvero adottare leggi forti per affrontare le crisi della biodiversità e del clima, è a dir poco deludente. Ciò è particolarmente pertinente dopo il forte messaggio del Consiglio, che la scorsa settimana ha concordato la sua posizione sulla legge sul ripristino della natura e ha invitato il Parlamento europeo a negoziare ulteriormente la legge. Esortiamo i nostri rappresentanti eletti a dare seguito a tale invito e ad adottare senza indugio una posizione forte in plenaria”.
Sabien Leemans, Senior Policy Officer per la biodiversità presso l’Ufficio politiche europee del WWF, ha dichiarato: “Il 12 luglio il Parlamento europeo non solo deciderà sul destino della legge sul ripristino della natura e del Green Deal dell’UE, ma invierà anche un segnale al mondo. I deputati ascolteranno gli Stati membri, i messaggi di oltre 900.000 cittadini, di più di 3.300 scienziati, di oltre 100 imprese e di varie parti interessate che li esortano a garantire il nostro futuro? Il Parlamento voterà a favore di un’azione che protegga i suoi cittadini dagli impatti del cambiamento climatico? Tutti gli occhi sono puntati sulla plenaria per conoscere la risposta a queste domande cruciali”.
Sofie Ruysschaert, responsabile delle politiche per il ripristino della natura presso Birdlife Europe, ha dichiarato: “Il PPE di Weber ha spudoratamente attaccato la legge sul ripristino della natura e il Green Deal negli ultimi mesi, ma i loro sforzi sono stati vani. La divisione di oggi nella commissione ENVI, dove la metà degli eurodeputati ha votato a favore della legge sul ripristino della natura, dimostra che le bugie, la disinformazione e le tattiche sporche sono ferocemente contrastate in questo Parlamento. Ora è tempo che gli eurodeputati in plenaria votino con coscienza e responsabilità incrollabili, affrontando le crisi del clima e della biodiversità che minacciano la sopravvivenza stessa del nostro pianeta.”
Ioannis Agapakis, avvocato per la conservazione della natura di ClientEarth, ha dichiarato: “La bocciatura del rapporto da parte della Commissione non sorprende, soprattutto alla luce dei vili giochi politici fatti a spese della natura. Tuttavia, è ancora tutto da giocare, perché la plenaria sarà una lavagna pulita per riesaminare tutte le opzioni, creando l’opportunità di adottare una posizione ancora più forte”. Il voto dei ministri dell’UE della scorsa settimana ha inviato un chiaro messaggio di sostegno alla legge – ora spetta al Parlamento seguirlo e sostenere la legge sul ripristino della natura in plenaria.
[1] Gli emendamenti “dannosi” includono in particolare il ridimensionamento dell’obiettivo principale (al 10%), l’eliminazione di contenuti fondamentali della legge proposta come l’articolo sul ripristino degli ecosistemi forestali, l’indebolimento di altri obiettivi (ad esempio per le torbiere) e la limitazione delle azioni di ripristino alle aree Natura 2000.
La Nature Restoration Law è uno strumento fondamentale per mitigare gli effetti del cambiamento climatico (tra cui la siccità, le alluvioni..). Alcuni gruppi politici europei – pensando di supportare settori come quello agricolo – stanno in realtà remando contro le reali esigenze del settore. Ripristinare la biodiversità (anche in ambito agricolo) è fondamentale per assicurare la resilienza ai cambiamenti climatici. Invitiamo tutti i Parlamentari europei italiani ad assicurare il benessere del nostro Paese indipendentemente dalle indicazioni di partito e quindi votare a favore della Nature Restoration Law il 12 luglio in Parlamento. #restorenature