Giu 19, 2020 | News CIRF

Anche la riqualificazione fluviale nel Piano Colao

L’otto giugno 2020 sono state rese pubbliche le proposte per il rilancio “Italia 2020-2022” note anche come “Piano Colao”.

l documento, nell’asse “Infrastrutture e ambiente, volano del rilancio” si pone come obiettivo di:

Definire un piano di investimento finalizzato ad aumentare e preservare le aree verdi, il territorio e gli ecosistemi nazionali – ad es., finanziando la bonifica dei siti inquinati, e incoraggiando le imprese a quantificare nei loro bilanci e reporting non-finanziario il capitale naturale che gestiscono e i servizi ecosistemici di cui beneficiano (ii) Contrastare il consumo di suolo e il conseguente dissesto idrogeologico – ad es., inserendo obiettivi di conservazione e ripristino del capitale naturale in tutte le strategie e politiche che comportano un maggior consumo del suolo.

 CIRF accoglie positivamente in particolare la proposta al punto 35b: 

Per contrastare il consumo di suolo e il conseguente dissesto idrogeologico.

– Subordinare il ricorso a nuovo consumo di suolo alla preliminare valutazione di alternative per il riuso e la rigenerazione delle aree già urbanizzate

– Introdurre credito d’imposta e/o altre agevolazioni per gli acquisti di fabbricati recuperati o aree riqualificate per imprese e cooperative di costruzione

Sostenere il ripristino della naturalità dei bacini idrici italiani per migliorarne la qualità ecologica, ridurre il rischio idraulico e prevenire l’erosione costiera

Contestualmente si rileva la presenza di linee d’azione assolutamente contrastanti, in particolare un’ulteriore spinta all’infrastrutturazione del territorio. Un colpo al cerchio e uno alla botte. Non è il piano coraggioso e basato sul Green Deal che auspichiamo.

Dopo gli Stati Generali attendiamo passi più ambiziosi e soprattutto concreti.

Qui sotto la nostra lettera al Ministro Costa sul tema EU Biodiversity Strategy for 2030.
In alternativa, è scaricabile qui.

Venezia, 22 maggio 2020
Gentile Gen. Sergio Costa, Ministro dell’Ambiente, e, per conoscenza
On. Roberto Morassut, Sottosegretario all’Ambiente.
Dott. Tullio Berlenghi, Capo Segreteria Tecnica del Ministro,
Avv. Maddalena Mattei Gentili, Direttore Generale STA

La EU Biodiversity Strategy for 2030 recentemente adottata dalla Commissione Europea definisce un piano ambizioso di tutela e recupero degli ecosistemi a scala continentale.
In relazione agli ecosistemi acquatici, tra i più degradati al mondo, la strategia chiede in particolare agli Stati Membri di accelerare l’attuazione delle direttive europee sulle acque e sulla biodiversità, ripristinando la continuità e un deflusso naturale in almeno 25 mila chilometri di fiumi entro il 2030, rimuovendo barriere, restituendo spazio ai corsi d’acqua e rinaturando aree umide e pianure alluvionali. La Strategia sottolinea inoltre la necessità di mettere in campo interventi di riqualificazione dei corridoi fluviali a larga scala, ripristinando gli importanti servizi ecosistemici che corsi d’acqua più naturali forniscono alla popolazione.
Le misure di stimolo per la ripresa, e in particolare il Recovery Fund attualmente in discussione, costituiscono un’occasione epocale per un cambio di passo nella tutela degli ecosistemi. Crediamo che sia cruciale in questa fase investire in misure di ripristino ecologico di ampio respiro, in
particolare nella rinaturazione dei corsi d’acqua, come richiesto dalla EU Biodiversity Strategy for 2030 e dalle direttive europee in materia, dando piena attuazione alle strategie nazionali di adattamento ai cambiamento climatici.
Oggi, 22 maggio, giornata mondiale della biodiversità, le chiediamo, Signor Ministro, di confermare pubblicamente il suo impegno ad allocare importanti risorse, così come da lei stesso auspicato durante il Consiglio Ambiente dello scorso marzo, per il recupero degli ecosistemi acquatici e il miglioramento dello stato dei corpi idrici in Italia.
Cordialmente.
Andrea Goltara, Direttore CIRF

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