Il CIRF con Legambiente, WWF Italia, Mountain Wilderness Italia, FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee), Forum italiano dei movimenti per l’acqua, Comitato Bellunese Acqua Bene Comune, in rappresentanza delle oltre cento associazioni firmatarie, presentano l’appello nazionale per la salvaguardia dei corsi d’acqua dall’eccesso di sfruttamento idroelettrico.
Nonostante le oltre 3000 centrali idroelettriche già esistenti in Italia, i pochissimi corsi d’acqua che mantengono condizioni di naturalità elevata sono soggetti a una pressione senza precedenti a causa degli incentivi statali alle rinnovabili. Sono ben 2000 le istanze attualmente in fase di valutazione (oltre 1500 nelle regioni alpine e centinaia nelle Regioni del Centro-Sud), che, se realizzate, determinerebbero, per qualche punto percentuale di incremento nella produzione di energia idroelettrica, la derivazione di migliaia di km di corsi d’acqua, inclusi i pochissimi che ancora mantengono condizioni di naturalità elevata. Per questo i soggetti firmatari, estremamente preoccupati per questa situazione, avanzano al Governo, al Parlamento e alle Regioni una serie di richieste urgenti per evitare l’ulteriore degrado dei corsi d’acqua e per promuovere un impegno serio e concreto per una più efficace mitigazione degli impatti sugli ecosistemi fluviali e sulla biodiversità da parte degli impianti esistenti.
L’appello verrà illustrato da Andrea Goltara, direttore del CIRF, promotore dell’appello, che presenterà anche i contenuti del recente dossier CIRF sui conflitti tra idroelettrico e tutela dei corsi d’acqua, Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale di Legambiente, Andrea Agapito, responsabile acque del WWF Italia, Antonio Gigli, vicepresidente FIPSAS, Paolo Carsetti, Segreteria Operativa del Forum italiano dei movimenti per l’acqua, Lucia Ruffato, presidente del Comitato Bellunese Acqua Bene Comune.